December 1, 2021

Controllo e Manutenzione Caldaia: ogni quanto?

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Controllo e Manutenzione della Caldaia

Con il termine di Hard Facility si intende un insieme di pratiche volte a garantire lo stato migliore possibile delle infrastrutture ospitanti una qualsiasi realtà produttiva, senza ostacolarne lo sviluppo e l’attività. Effettuare interventi di controllo e manutenzione che rendano efficienti e sicure le infrastrutture di un’attività richiede precisione ed accuratezza, pur essendo una pratica potenzialmente fuori dal core business.

Nella pianificazione di una buona Hard Facility, un principio molto importante deve essere l’ottimizzazione tra impatto economico, efficacia di intervento e tempistica; l’ottimizzazione tra questi fattori aiuta a rendere la pratica funzionale.

Gli impianti di riscaldamento e climatizzazione rientrano nei target di applicazione tipici delle pratiche di Hard Facility; necessitano, infatti, per legge di interventi periodici di controllo e manutenzione per rendere l’ambiente di lavoro sicuro e garantire alta affidabilità degli impianti stessi.

Manutenzione Caldaia: interventi tecnici

Per una caldaia, così come per ogni impianto di qualunque natura, ogni intervento di manutenzione innalza sempre più il livello di sicurezza ed efficienza energetica. Una manutenzione accurata porta alla revisione di ogni singolo componente, al fine di ridurre al massimo il rischio di malfunzionamenti ed anomalie derivanti dalla condizione di esercizio ad alte temperature.

Ciò che avviene tecnicamente in una classica manutenzione della caldaia è l’insieme dei seguenti interventi:

● Rimozione di granulati di polvere e incrostazioni presenti nel Bruciatore della caldaia, dove ha origine la fiamma derivante dalla miscela tra aria e combustibile. Tale fiamma è innescata dagli elettrodi presenti a ridosso del bruciatore stesso. Mentre questi ultimi possono essere puliti mediante l’utilizzo di un panno morbido, la polvere presente sulla piastra metallica del bruciatore viene rimossa con spazzole apposite.

● Rimozione di Calcare e Pulviscoli derivanti dalla combustione per lo Scambiatore. In questo caso, infatti, l’acqua presente nello scambiatore può portare a incrostazioni di calcare, alle quali si può porre rimedio con delle apposite soluzioni acide. Inoltre, dalla combustione della miscela del bruciatore si depositano, sulla parte esterna dello scambiatore, dei pulviscoli che possono essere rimossi con delle spazzole metalliche o, in alcuni casi, anche con aria compressa.

La manutenzione ordinaria ha inoltre ulteriori obiettivi, volti ad aumentare il rendimento ed il ciclo di vita dell’impianto, quali:

● Scongiurare malfunzionamenti elettrici;

● Ridurre il rischio di fughe di gas indesiderate;

● Evitare accumuli di monossido di carbonio, dannoso per il ricircolo d’aria.

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Controllo dei Fumi

Sebbene possa essere facile far rientrare questo intervento nella semplice manutenzione, gli interventi di controllo dei fumi per le caldaie meritano un focus particolare. 

Con il controllo dei fumi, infatti, ciò che si va ad analizzare è il processo di combustione e della produzione di monossido di carbonio correlata. A differenza della manutenzione ordinaria, dunque, dove il target è la corretta operatività dell’impianto, il controllo dei fumi ha come obiettivo la qualità dei processi che portano al rilascio di sostanze nell’ambiente.

Mentre nel caso della manutenzione ordinaria non è indicata una periodicità obbligatoria, in riferimento al Dpr n.74 del 16 aprile2013, ma solo l’obbligatorietà della stessa, per il controllo fumi si ha una legislazione più stringente e precisa. Le pratiche di controllo fumi devono essere eseguite a seconda del tipo di caldaia (tipo di combustibile e kW) e seguendo una frequenza definita a livello regionale.

Costi delle operazioni di manutenzione e controllo Fumi

Effettuare interventi di manutenzione, sia ordinaria che controllo fumi, ha dei costi che devono essere sostenuti. Per una manutenzione ordinaria il prezzo medio può attestarsi intorno agli 80-100 euro. In caso di aggiunta di intervento di controllo dei fumi, il prezzo complessivo può arrivare a toccare i 200 euro. Le variazioni sono dovute principalmente all’ente che realizza l’intervento e al tipo di caldaia. 

Essendo interventi obbligatori, la mancata realizzazione porta a sanzioni pecuniarie per il responsabile dell’impianto, che vanno da un minimo di 500 ad un massimo di 3000 euro.

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